Trieste , dalla scontrosa grazia
"Mediterranea e insieme nordica, i colori smorzati come sul Baltico ma d’improvviso sfavillanti più che nel sud; scogliosa, ventosa, selvatica". Così nel 1958 Guido Piovene descriveva Trieste nel suo Viaggio in Italia. La "scontrosa grazia" è invece definizione dovuta al triestino Umberto Saba. Trieste di oggi è l’estremo nord-est che non ha nulla dei ritmi del “nord est produttivo” e già si protende verso Oriente. Est e ovest si sfiorano, si ignorano, si attraggono portando con sé inevitabili contraddizioni: lo si vede nel dialetto, nel cibo, nell’architettura, nella letteratura ma soprattutto nel carattere della gente, plasmato dal vento e dal mare.